Insegnanti precari - anno scolastico 2006-2007
Direttivo Nazionale C.I.P. Comitati Insegnanti Precari - 13-08-2007
Senti un po' da quale pulpito viene la predica. Fioroni, il ministro dell'istruzione, rimprovera a destra e a manca la disaffezione per la matematica. A sentir lui, i docenti non sanno insegnarla e gli studenti non la studiano. Ma nel suo dicastero non va meglio: lì due conti semplici semplici non riescono proprio a farli. Lo sanno bene gli spezzonisti, i precari che più precari non si può.
Di loro il governo Prodi si è avvalso l'anno scorso per coprire le decine di migliaia di spezzoni orari che non bastano a costituire cattedra. Per tanti laureati, specializzati e pluriabilitati è stato un mezzo di sopravvivenza professionale ed economica. Per la scuola una soluzione funzionale e transitoria, ma anche dignitosa equa e trasparente. Troppo semplice per durare.
Direttivo Nazionale C.I.P. Comitati Insegnanti Precari - 06-06-2007
Per migliorare il profitto scolastico basta aver fede. Non quella che ti sta a cuore, ma quella alla quale è asservito il ministro Fioroni. Sì, ancora lui. Quello che, a chiacchiere, ripristinò il prefisso pubblica al dicastero della istruzione. Lo stesso che, nei fatti, non ha ancora smesso di saldare il conto ai monsignori Bertone e Clemenz - premier vaticano l'uno, segretario di papa Razinger l'altro - per il grande ed inatteso salto da Viterbo a viale Trastevere.

Veniamo ai fatti.
Comitati Insegnanti Precari - 03-03-2007
Posseduta da demoni o popolata da alunni e professori posseduti. E' questa la scuola raccontata da stampa e TV. Al traino, una pletora di tuttologi moralisti, pronti a domandarsi se vada chiusa o esorcizzata.

Nel dubbio, andrebbe sostenuta e rilanciata. Invece la cronaca ci narra di quotidiane gare a suon di molestie sessuali, violenze e pestaggi a cattedre e banchi contrapposti. I soli risultati sono l'ulteriore e generalizzato screditamento dell'insegnante e la contemporanea corsa all'emulazione al ribasso dei comportamenti giovanili. Si obietterà che il diritto di cronaca è inviolabile mentre l'immancabile corollario di linciaggi e giudizi sommari danno voce alla libertà d'opinione e al comune sentire. A quanti, però, viene il sospetto che la scuola, la strada, lo stadio o un qualunque altro contenitore non facciano altro che raccogliere quanto i singoli sono in grado di offrire? Miserie spicciole, frustrazioni e rabbie individuali sono tutte lì in attesa di sommarsi, deflagrare ed amplificarsi nel luogo comune, quello di tutti e, per questo, di nessuno. Certo indigna sapere che dove si gioca ci si ammazza, dove si educa si bulleggia. La cronaca riporta l'accaduto e, per forza di cose, trae bilanci affrettati e giudizi sommari. E poi? Spenti i riflettori sul fatto cruento, appagata ogni morbosa curiosità ed esternate tutte le più bacchettone frasi di circostanza, si torna alla normalità. Quella anomala e irrimediata, s'intende. Reazioni umorali a parte, poche analisi ponderate e serie, nessun rimedio efficace ma troppe strumentalizzazioni di parte.
C.I.P. Comitati Insegnanti Precari - 06-12-2006
SUGLI EMENDAMENTI ALLA FINANZIARIA

I C.I.P., Comitati Insegnanti Precari, giudicano positivamente l'accordo governo-maggioranza, in commissione bilancio al Senato, per il mantenimento delle graduatorie.

Un recupero di buon senso - ...
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